COSA SONO GLI "ALLINEATORI ORTODONTICI"?

Gli allineatori ortodontici sono delle “mascherine” trasparenti che, cambiate ogni 1-2 settimane, consentono di allineare i denti.

Nati alla fine degli anni 90, il grande vantaggio, oltre che estetico, riguarda anche la possibilità di rimuoverle facilmente (prima dei pasti) per permettere una perfetta igiene dentale. Funzionano trasmettendo forze lievi ma costanti senza provare fastidio.

Le mascherine vengono progettate partendo dall’impronta delle arcate dentali, la quali vengono poi digitalizzate. Il riallineamento dei denti fino alla posizione desiderata viene

discusso col paziente tramite visualizzazione 3d a computer.

E’ evidente la maggiore diffusione degli allineatori ortodontici negli ultimi anni rispetto ad una progressiva riduzione dell’utilizzo delle apparecchiature fisse.

Tante possono essere le spiegazioni, evidenziate anche dalla letteratura scientifica.

Tempo di terapia

Una metanalisi del 2017 confronta i tempi di trattamento tra allineatori ed apparecchio fisso, ed evidenzia come la terapia con allineatori sia più breve nei casi di difficoltà da semplice a moderata.

Estetica

E’ evidente che gli allineatori sono molto meno visibili rispetto agli attacchi fissi tradizioneli. Inoltre, è possibile associare trattamento sbiancante contestualmente alle mascherine.

Minor accumulo di placca

Considerando che gli allineatori possono essere rimossi dal paziente, le procedure di igiene sono più semplici. Un minor accumulo di placca si concretizza in minore infiammazione genfìgivale e minor rischio di carie.

Comfort

Gli allineatori sono molto confortevoli.

Con l’apparecchio fisso, i distacchi e le rotture avvengono soprattutto durante i pasti, mentre le mascherine trasparenti vengono rimosse durante i pasti. Questo comporta minori urgenze e necessità di recarsi presso lo studio dentistico, fattore particolarmente apprezzato in questo periodo di pandemia.

Rispetto al passato, oggi gli allineatori riescono a trattare anche casi che anni fa non potevano essere trattati, grazie alla ricerca, ai materiali nuovi, e all’esperienza clinica degli operatori.